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L'A.T.A. e il volo a vela a ricordo del Gen. Umberto Nannini

Il volo a vela in Italia ha un stretto legame con uno dei Soci fondatori e ex Presidente della Associazione Trasvolatori Atlantici, il Gen. B.A. Umberto Nannini.

Il Gen. Nannini ha avuto il primo contatto con il volo a vela nell’autunno del 1926 quando sull’aeroporto di Bologna compie il suo primo volo su di un aliante Condor progettato e costruito da Luigi Teichfuss.

 

Quell’esperienza, del tutto occasionale, non rimase fine a se stessa in quanto da quei brevi voli Nannini trae la convinzione che con quel semplice ed economico mezzo si potrebbero istruire i giovani al pilotaggio elementare quale preparazione tecnica per le successive più avanzate attività di volo.

Esprime queste sue opinioni, non sempre accolte favorevolmente nell’ambiente aeronautico, in una relazione corredata da alcune foto che arriva anche al nuovo Sottosegretario dell’Aeronautica, Italo Balbo.

Il Gen. Balbo si interessa alla proposta di Nannini, la accoglie e gli affida l’incarico di organizzare e dirigere la prima Scuola di volo senza motore italiana. Nel luglio del 1927 la scuola inizia la propria attività a Pavullo del Frignano (Appennino modenese ) su di un terreno pianeggiante costeggiato da dolci colline. Al primo corso, naturalmente a carattere sperimentale, parteciparono 27 allievi, 20 dei quali dopo un corso di circa 40 giorni e dopo aver superato esami pratici e orali, vennero nominati “piloti di velivolo senza motore“. Da quel felice esperimento, ebbe regolare inizio la vita del volo a vela italiano. Nannini diresse la scuola di Pavullo fino all’autunno del 1930. In questo periodo completò le infrastrutture della Scuola e perfezionò i metodi di insegnamento, in relazione anche ai sistemi di lancio, dei quali sperimentò quelli con il vericello e il traino aereo e per primo in Italia effettuò un volo veleggiato della durata di 12 minuti con il sorvolo del punto di lancio, conseguendo il primo brevetto “C” italiano. Da ricordare che sempre in quel periodo anche gli Allievi dell’Accademia Aeronautica iniziarono a partecipare ai corsi di volo a vela presso la Scuola di Pavullo.

Dopo la parentesi “Atlantica”, Nannini venne assegnato all’aeroporto di Vigna di Valle per assumere il comando dell’88° Gruppo Autonomo da Caccia Marittima. Resosi conto delle condizioni favorevoli al veleggiamento offerte da quella località nel 1934 a bordo di un aliante Gabbiano stabilì il primato italiano di durata veleggiando su Vigna di Valle per oltre 1 ora e trenta minuti. Successivamente Nannini ritornò al volo a vela sotto forma di Ispettore di tutta l’attività italiana del settore civile e militare. Nella nuova carica provvide alla riorganizzazione su nuove basi delle varie scuole. In luogo delle 57 esistenti, molte delle quali tecnicamente insufficienti, istituì 12 scuole regionali affidate ad esperti istruttori militari. Ogni corso avrebbe avuto la durata di un mese con la presenza continua degli allievi e si sarebbe concluso con il conseguimento dell’attestato “B”. Gran parte di questi brevettati si arruolarono come allievi piloti dimostrando di possedere una utile preparazione tecnica che elevò notevolmente il loro rendimento.

Per i giochi della XI Olimpiade, disputati a Berlino nell’agosto del 1936, il volo a vela era previsto come sport dimostrativo in vista di entrare come sport ufficiale nelle successive olimpiadi del 1940 inizialmente programmate a Tokio poi riassegnate a Helsinki per poi venire definitivamente cancellate a seguito dello scoppio della seconda guerra mondiale.

L’Italia insieme ad altri 6 Paesi (Austria, Bulgaria ,Ungheria, Jugoslavia, Svizzera e Germania) partecipò ai giochi berlinesi con una squadra capeggiata da Nannini che in quella occasione stabilì i primati nazionali di guadagno di quota e di quota assoluta rispettivamente di 1.660 e di 2.100 metri.

Per le Olimpiadi del 1940 la Federazione Internazionale stabilì che tutti i piloti avrebbero gareggiato con il medesimo tipo di aliante. Pertanto nel febbraio del 1939 fu organizzato all’aeroporto di Sezze (LT) e al Ministero dell’Aeronautica a Roma un Raduno internazionale volovelistico per la scelta dell’aliante olimpico.

 

                 

 

Al raduno parteciparono numerosi piloti provenienti da tutto il mondo tra i quali Hanna Reich, nella foto che segue tra il Gen. Pellegrini e il Gen. Nannini che divenne famosa durante la guerra per aver collaudato con successo il razzo V1 nella versione dotata di cabina di pilotaggio.

 

Tra i vari velivoli in concorso c’era anche il Pellicano, un aliante progettato dal CVV del Politecnico di Milano. Dopo le opportune valutazioni fu scelto l’aliante tedesco Meise che sarebbe stato utilizzato da tutti i piloti della XII Olimpiade.

Negli anni 50 il Gen. Nannini, prima come componente della Commissione sportiva del volo a vela dell’Aero Club d’Italia e successivamente come Presidente, ha dedicato passione ed energie per il potenziamento del volo a vela e per il suo progresso tecnico sportivo. Su sua proposta nel 1955 viene istituita la Scuola Centrale di volo a vela a Rieti, divenuta in seguito Centro Nazionale di volo a vela, tappa fondamentale per lo sviluppo di questa disciplina. Lì nel 1957 viene organizzata la prima edizione dei Campionati Italiani, retta da un  regolamento analogo a quello dei Campionati Mondiali che, successivamente, Rieti ha avuto l’onore di organizzare per la prima volta in Italia nel 1985. Per quella occasione  il nostro compianto amico Paolo Balbo ebbe la felice idea di abbinare ai Mondiali, tramite l’ATA, un Trofeo intitolato a Umberto Nannini.

 

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La Coppa messa in palio dalla nostra Associazione, veniva assegnata al miglior classificato tra i piloti delle nazioni che, oltre al Paese ospitante i campionati, contribuirono sostanzialmente al successo degli Stormi Atlantici offrendo scali e assistenza tecnica. Queste Nazioni sono: Brasile, Canada, Danimarca (per lo scalo di emergenza in Groenlandia), Francia, Gran Bretagna, Islanda, Italia, Olanda, Portogallo, Spagna e Stati Uniti.

Nelle quattro edizioni in cui il Trofeo è stato assegnato sono risultati vincitori:

- 1985   Rieti                  (Italia)         Doug Jacobs (USA)

- 1987   Benalla              (Australia)    Ingo Renner  (Australia)

- 1989   Wiener Neustad  (Austria )     J.C. Lopitaux (Francia )

- 1991   Uvalde               ( USA)         Baer Selen     (Olanda )

Particolare successo ha riscontrato l’edizione del 1987 per la splendida coppa opera del nostro consocio Luciano Zanelli assegnata al pilota di casa Ingo Renner.

 

(I.N. e M.D.F.)